Affittare oggi il tuo appartamento in Italia potrebbe essere sbagliato e rischioso ma esiste un metodo per non farsi fregare dagli inquilini…
Non mi ricordo chi o perché. Non mi ricordo nemmeno quando, ma in una delle mie tante notti insonni qualche tempo fa mi sono imbattuto in una trasmissione TV in cui un professore esponeva una tesi molto interessante e molto azzardata.
In pratica, portando numerosi esempi cercava di dimostrare come la lingua parlata e alcuni termini specifici utilizzati in un certo paese ne andavano a influenzare indiscutibilmente la cultura e il modo di pensare. Ora se devo essere onesto non mi ricordo nemmeno uno dei tanti esempi che questo professore enunciava.
Però la sua teoria mi affascinò molto e infatti ora, a distanza di anni, mi è tornata in mente.
Hai presente la teoria che dice: “Noi siamo quello che mangiamo?” ecco questo professore sostiene che culturalmente noi siamo quello che parliamo.
Ad ogni modo io sono un signor nessuno e un ignorante. Non sarei assolutamente in grado di spiegare per filo e per segno una teoria antropologica culturale applicata alla glottologia.
Diamine non sono nemmeno sicuro del significato delle parole che ho appena usato.
Quello che però posso fare è prendere quel poco che ho capito di questa teoria e applicarla al mio campo, cioè quello degli affitti.
Infatti se c’è una cosa in cui posso dire la mia sono proprio le locazioni.
Posso dirlo perché ho decine di appartamenti che gestisco con insolvenze e morosi pari a zero.
Prendiamo quindi la teoria di questo professore e applichiamola al mondo degli affitti.
Nel mondo anglosassone (Gran Bretagna e Stati Uniti) il proprietario di casa inteso come persona a cui gli inquilini pagano l’affitto si chiama “Land Lord”.
“Land Lord” letteralmente significa “Signore della Terra”.
In pratica si tratta di un termine medievale: il proprietario terriero, il signore del feudo, il signore del castello, il nobile sulla collina.
Una persona molto più in alto rispetto al comune villico a cui si deve rispetto e che nella sua magnanimità concede ai plebei di abitare nelle sue case e di lavorare la sua terra.
Ecco che cosa richiama nella mente la parola Land Lord.
Nel mondo anglosassone questa concezione che sta dietro al proprietario se la portano dietro da più di mille anni e non l’hanno ancora abbandonata.
Se la pensassero diversamente infatti userebbero altri nomi per chiamare un proprietario (ad esempio “house owner” che letteralmente significa proprietario di casa)
Invece usano “Land Lord”, il signore del Feudo.
Mille anni fa i Land Lord possedevano intere contee, boschi, campi, villaggi e castelli e avevano il diritto di chiedere un pagamento per tutto.
Ora i LandLord magari hanno un monolocale a Trafalgar Square a Londra, ma gli inquilini continuano a chiamarli Land Lord, portandosi dietro insieme al nome quel senso millenario di riverenza e rispetto.
Anche negli Stati Uniti, anche se non hanno mai avuto il medioevo, chiamano i proprietari LandLord e anche loro hanno imparato dai lontani cugini inglesi ad associare questa parola ad una persona che nella sua grandezza e magnanimità, ci mette a disposizione qualcosa di suo in cambio di un giusto compenso.
Allo stesso modo, il mondo anglosassone (e in generale le culture di tipo protestante) hanno una visione molto più sacra del denaro e dei beni associati ad esso.
Il lavoro è qualcosa di sacro, i soldi che si ottengono dal lavoro ti permettono di essere libero e ciò che deriva dalla tua libertà è la possibilità di possedere una casa o una proprietà.
Dato che la proprietà deriva dai soldi acquisiti con il lavoro che è sacro, anche la proprietà lo è.
Il diritto alla proprietà è sacro e chi esercita questo diritto, cioè i Land Lord, esercitano un diritto divino.
Ora prima che mi prendi per un pazzo delirante che vuole tornare al medioevo considera questo:
In un paese anglosassone se un inquilino non paga il LandLord e continua a occuparne la sua proprietà commette un reato, cioè violazione di domicilio.
Se oppone resistenza allo sfratto viene lo sceriffo con il fucile e lo arresta.
Ora noi non siamo in un paese anglosassone ma siamo in un paese cattolico, direi il paese cattolico per eccellenza dato che abbiamo il Papa in casa che ogni giorno ci racconta che bisogna porgere l’altra guancia, che sono beati i poveri e che chi ha più soldi del dovuto è un peccatore che deve fare ammenda.
Non mi fraintendere, ho pieno rispetto per i cattolici e per la Chiesa, ma questa condanna della ricchezza come se fosse qualcosa di sporco proprio non mi va giù.
In Italia chi possiede immobili e li affitta viene chiamato in due modi.
Un termine tecnico giuridico e cioè locatore e uno più popolare chiamato padrone di casa.
Partiamo dal locatore, una figura piena di doveri ma con nessun diritto
Giuridicamente parlando il locatore è colui che si OBBLIGA a cedere l’uso di una abitazione a favore del locatario (l’inquilino) in cambio di un corrispettivo in denaro.
Hai capito? In Inghilterra il LandLord da mille anni concede nella sua magnanimità l’utilizzo delle sue terre al popolino in cambio di denaro e di manodopera.
In Italia il locatore si obbliga, cioè si impegna indissolubilmente a lasciare che i locatari sfruttino il suo bene. Capisci anche tu che se il LandLord ti concede qualcosa oggi, domani se gli girano i cinque minuti te lo può togliere.
Invece il locatore si obbliga a cedere un bene in cambio di soldi ed è chiaro che se si obbliga a cedere poi non deve lamentarsi e non può opporsi se non ha il corrispettivo pattuito. In pratica ha solo doveri, ma nessun diritto.
Ora andiamo ad analizzare il termine più popolare e cioè padrone di casa.
Già da subito si connota una parvenza negativa. Se il proprietario è padrone allora è ovvio che l’inquilino è un servo oppure uno schiavo, e cosa fa un servo o uno schiavo? Si ribella!
Perché il padrone è cattivo e malvagio. E la società approva e difende lo schiavo o il servitore che si ribella al padrone.
Il padrone vuole i soldi. Il padrone è ricco e il servo è povero. Il padrone è avido e il povero è generoso.
Quindi il LandLord ha un nome che incute rispetto, onore e magnanimità perché è grazie a lui che tu hai un tetto sulla testa, altrimenti te lo dovevi costruire e pagare tu.
Il padrone di casa invece è un tizio avido e schifoso che conta le monete e che è giusto fregare e lasciare a bocca asciutta
Anche in questa connotazione popolare, i doveri del locatore sono molto più pesanti rispetto ai suoi diritti (quasi zero).
Forse sono solo parole e il mio è un inutile viaggio mentale, però è un fatto che se oggi sei un padrone di casa tutti si prenderanno gioco di te:
- Si prenderà gioco di te la legge quando l’avvocato ti dirà che servono tre anni per sfrattare un inquilino che non ti paga.
- Si prende gioco di te l’inquilino che non ti paga gli ultimi tre mesi di affitto perché tanto hai la cauzione e poi sparisce lasciandoti un appartamento distrutto.
- Si prende gioco di te l’agente immobiliare quando ti dice che per la tua terra ha trovato dei fittavoli meritevoli perché hanno una busta paga alta, ma senza controllare la loro montagna di debiti.
Sei stanco di tutto questo e vuoi tornare a essere un magnanimo LandLord? Invece che essere un padrone di casa che si fa fregare da tutti?
Fino ad oggi l’unica cosa che potevi fare era vendere tutto e comprarti delle proprietà in Florida o a Londra.
Oggi invece puoi essere un LandLord anche a casa tua, in Italia, con gli immobili che hai già.
Per diventare un buon LandLord in Italia però hai bisogno di supporto e protezione.
Hai bisogno di qualcuno che è così sicuro del suo sistema di selezione e gestione inquilini che, a differenza dei vari agenti immobiliari, se per caso qualche inquilino da noi selezionato non paga (ma finora non ci è mai successo), paghiamo noi per lui.
In poche parole ti serve un servitore fedele che incuta timore e rispetto.
Ti serve un mastino. E in Italia il mastino degli affitti è uno solo ed è GestMast, la Gestione Mastina.
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Un caro saluto
Diego Bosi
GestMast – Quando il tuo affitto deve Assolutamente e Costantemente rendere al Massimo